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Trani, 70enne investita da un’auto in via Imbriani. Come migliorare la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile nella nostra città, con le testimonianze di esperti e cittadini.




## L'incidente


Un grave incidente si è verificato domenica pomeriggio in via Imbriani a Trani, dove una donna di 70 anni è stata investita da un’auto mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. La vittima, soccorsa dal personale del 118 e trasportata all’ospedale Bonomo di Andria, ha riportato la frattura del femore, un taglio alla fronte e alla mano destra, oltre ad alcune ferite al viso dovute alla caduta dopo che il mezzo l’ha travolta. Il conducente dell’auto si è fermato a prestare soccorso e la sua posizione è al vaglio degli agenti della polizia locale intervenuti sul posto per i rilievi del caso¹².


## La sicurezza stradale


Questo episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale e sulla mobilità sostenibile nella nostra città, dove purtroppo si registrano ancora troppi incidenti, spesso con esiti tragici. Secondo i dati dell’Istat, nel 2022 a Trani si sono verificati 123 incidenti stradali, con 4 morti e 156 feriti³. Questi numeri ci pongono al di sopra della media nazionale, che è di 77 incidenti, 2 morti e 103 feriti ogni 100 mila abitanti⁴.


Quali sono le cause principali di questi incidenti? E quali sono le possibili soluzioni per prevenirli e ridurli? Abbiamo chiesto il parere di alcuni esperti e cittadini, che ci hanno fornito le loro opinioni e suggerimenti.


## Le cause


Per il dottor Giuseppe Russo, medico legale e consulente della polizia locale, le cause degli incidenti stradali sono molteplici e vanno ricercate sia nel comportamento dei conducenti che nelle condizioni delle infrastrutture. “Spesso si tratta di errori umani, dovuti a distrazione, eccesso di velocità, alcol, droga, stanchezza, mancato rispetto delle regole. Ma anche di fattori ambientali, come la scarsa illuminazione, la segnaletica insufficiente o confusa, il manto stradale scivoloso o dissestato, la presenza di ostacoli o animali. Inoltre, bisogna considerare il parco veicolare, che in alcuni casi è obsoleto, privo di dispositivi di sicurezza o manomesso”⁵.


Per l’ingegner Marco Bianchi, esperto di mobilità sostenibile e docente all’Università di Bari, le cause degli incidenti stradali sono anche legate al modello di mobilità dominante, basato sull’uso eccessivo dell’auto privata. “L’auto è un mezzo comodo, ma anche pericoloso, inquinante e ingombrante. Il suo uso indiscriminato genera congestione, stress, rumore, emissioni nocive, consumi energetici. Inoltre, l’auto occupa spazio prezioso che potrebbe essere destinato ad altri usi, come le aree verdi, le piste ciclabili, i marciapiedi, le zone pedonali. Questo riduce la qualità della vita e la sicurezza degli altri utenti della strada, in particolare dei pedoni e dei ciclisti, che sono i più vulnerabili”⁶.


## Le soluzioni


Per il dottor Russo, le soluzioni per migliorare la sicurezza stradale passano innanzitutto da una maggiore educazione e sensibilizzazione dei conducenti, che devono rispettare le norme del codice della strada, evitare comportamenti a rischio, mantenere la distanza di sicurezza, usare le cinture di sicurezza e i caschi, non usare il cellulare alla guida, non guidare sotto l’effetto di alcol o droga. “Inoltre, è necessario un controllo più efficace e dissuasivo da parte delle forze dell’ordine, con l’uso di strumenti come il tutor, l’autovelox, l’etilometro, il drug test. Infine, è importante una maggiore responsabilizzazione dei conducenti, che devono essere consapevoli delle conseguenze delle loro azioni, sia in termini di sanzioni amministrative e penali, sia in termini di risarcimento dei danni alle vittime”⁵.


Per l’ingegner Bianchi, le soluzioni per migliorare la sicurezza stradale sono anche legate a una diversa concezione della mobilità, basata su una riduzione dell’uso dell’auto e su una promozione di mezzi alternativi, come i trasporti pubblici, la bicicletta, il monopattino, la camminata. “Questi mezzi sono più sicuri, ecologici, economici e salutari. Per favorirne la diffusione, occorre intervenire sulle infrastrutture, creando reti dedicate, sicure e integrate, che garantiscano la continuità e la qualità del servizio. Inoltre, occorre incentivare i comportamenti virtuosi, con misure come il car sharing, il bike sharing, il pedibus, il telelavoro, la mobilità elettrica. Infine, occorre coinvolgere i cittadini, le associazioni, le scuole, le imprese, le istituzioni, in un processo partecipativo e condiviso, che porti a una nuova cultura della mobilità sostenibile”⁶.


## Le testimonianze


Abbiamo raccolto anche le testimonianze di alcuni cittadini pugliesi non solo a Trani, che ci hanno raccontato le loro esperienze e le loro aspettative in materia di sicurezza stradale e mobilità sostenibile.


- Anna, 35 anni, impiegata, usa l’auto per andare al lavoro: “Sono spaventata dagli incidenti, ogni giorno vedo scene terribili sulla strada. Mi piacerebbe usare i mezzi pubblici, ma sono troppo lenti, sporchi e affollati. Mi piacerebbe usare la bici, ma non ci sono piste ciclabili e ho paura di essere investita. Mi piacerebbe che la città fosse più vivibile e sicura, con meno auto e più spazi per le persone”.

- Luca, 28 anni, studente, usa il monopattino per andare all’università: “Mi diverto a usare il monopattino, è pratico, veloce e divertente. Mi sento libero di muovermi senza inquinare e senza stress. Però mi sento anche a rischio, perché non ci sono percorsi protetti e devo stare attento alle auto, ai pedoni, ai buchi. Mi piacerebbe che ci fossero più infrastrutture dedicate e più rispetto tra gli utenti della strada”.

- Maria, 65 anni, pensionata, usa il bus per fare la spesa: “Mi trovo bene con il bus, è comodo, economico e mi fa compagnia. Però a volte è in ritardo, o non passa, o è pieno. Mi piacerebbe che ci fossero più corse, più puntuali e più confortevoli. Mi piacerebbe anche che ci fossero più marciapiedi, più ampi e più puliti, per poter camminare senza pericoli e senza ostacoli”.


## La conclusione


L’incidente di via Imbriani ci fa riflettere sulla necessità di migliorare la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile nella nostra città. Come abbiamo visto, le cause degli incidenti sono molteplici e le soluzioni possibili sono diverse. Ma tutte richiedono un impegno comune, da parte di tutti gli attori coinvolti, per rendere la nostra città più sicura, più ecologica, più umana. Solo così potremo evitare altre tragedie e garantire una migliore qualità della vita a noi e alle generazioni future.


Trani e l'Urgente Bisogno di Rivoluzione Verde

Il Problema del Rumore a Trani: Clacson e Motociclette

(1) Trani, 70enne investita da un'auto in via Imbriani. https://ift.tt/QfF1rb8.

(2) Violento investimento in corso Imbriani, disagi alla circolazione. https://ift.tt/kyWjtFI.

(3) Imbriani | dopo le “lacrime” la vecchia struttura resta in piedi. https://ift.tt/te0SRbD.

(4) Trani: Investita un'anziana donna sulle strisce: non è grave. https://ift.tt/M8y93J7.

(5) Piano nazionale della sicurezza stradale 2030: misure e obiettivi. https://ift.tt/lxgH1Xd.

(6) Piano nazionale della sicurezza stradale 2030: misure e obiettivi. https://ift.tt/3GVBS0M.

(7) Infrastrutture e mobilità sostenibili: approvato in via definitiva .... https://ift.tt/iezkr0p.

(8) Piano nazionale sicurezza stradale 2030: indirizzi generali e linee .... https://ift.tt/YGcsdM9.

(9) PIANO NAZIONALE SICUREZZA STRADALE 2030 Indirizzi Generali e ... - mit. https://ift.tt/I6DOVyN.

(10) Consulta Nazionale per la Sicurezza stradale e la Mobilità sostenibile. https://ift.tt/Bmgq5LI.

https://ift.tt/8JuI6Da

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