Passa ai contenuti principali

Oggi 19 gennaio è Natale! Vi spieghiamo perché




Mentre per la maggior parte dei cristiani il Natale è ormai un ricordo, per una piccola ma antica comunità religiosa il 19 gennaio è il giorno più atteso dell'anno. Si tratta della chiesa armena apostolica di Gerusalemme, che segue il calendario giuliano e celebra la nascita di Gesù con 13 giorni di ritardo rispetto al calendario gregoriano, adottato dalla maggior parte delle chiese cristiane. Ma chi sono gli armeni di Gerusalemme e perché festeggiano il Natale in questa data? E cosa c'entra tutto questo con la nostra città di Trani? Ve lo raccontiamo in questo articolo.


## La chiesa armena apostolica di Gerusalemme


La chiesa armena apostolica di Gerusalemme è una diocesi patriarcale appartenente alla chiesa apostolica armena, una delle più antiche chiese cristiane del mondo, fondata nel I secolo dagli apostoli Bartolomeo e Taddeo. L'Armenia fu la prima nazione ad adottare il cristianesimo come religione di Stato nel 301, grazie alla conversione del re Tiridate III, battezzato da san Gregorio Illuminatore. La chiesa armena apostolica fa parte delle chiese ortodosse orientali, che si separarono dalla chiesa cattolica nel 554, a causa di divergenze dottrinali sul concilio di Calcedonia del 451, che definì la natura umana e divina di Cristo. La chiesa armena apostolica non accettò la formula calcedoniana, che affermava che Cristo è una sola persona in due nature, e preferì sostenere il miafisismo, che sostiene che Cristo è una sola persona in una sola natura, composta sia di umanità che di divinità.


La chiesa armena apostolica di Gerusalemme si formò nel 638, quando i musulmani conquistarono la città santa e impedirono l'elezione di un nuovo patriarca greco-ortodosso. Gli armeni, che già avevano una presenza significativa in Palestina, cominciarono a nominare propri vescovi per le necessità dei propri fedeli. Nel 1311, la diocesi divenne patriarcato, quando i monaci del monastero di San Giacomo si ribellarono alle riforme imposte dal concilio armeno di Sis del 1307. Il vescovo armeno della città si proclamò patriarca, assumendo il titolo di \"Patriarca armeno di San Giacomo\". Da allora, il patriarcato armeno di Gerusalemme ha mantenuto la sua autonomia e la sua giurisdizione sui fedeli armeni di Israele, Palestina e Giordania. Il patriarcato armeno di Gerusalemme è uno dei quattro enti ecclesiastici che compongono la chiesa apostolica armena, insieme al catolicosato di tutti gli armeni, con sede a Echmiadzin, in Armenia, al catolicosato della Grande Casa di Cilicia, con sede a Antilyas, in Libano, e al patriarcato armeno di Costantinopoli, con sede a Istanbul, in Turchia.


La comunità armena di Gerusalemme è per la maggior parte composta da profughi e sopravvissuti al genocidio armeno, perpetrato dall'Impero ottomano tra il 1915 e il 1918, che causò la morte di circa un milione e mezzo di armeni. Molti trovarono rifugio proprio nel monastero armeno di Gerusalemme, che divenne un centro di accoglienza e di assistenza per i rifugiati. La popolazione armena di Gerusalemme raggiunse allora 25.000 persone. Ma l'instabilità politica ed economica nella regione negli anni successivi ridusse drasticamente il numero. Oggi, gli armeni di Gerusalemme sono circa 8000, e la maggior parte di loro vive dentro e intorno al monastero armeno, tanto grande da occupare la maggior parte del quartiere armeno della città vecchia. Oltre a Gerusalemme, ci sono comunità armeni a Giaffa, Haifa e Nazareth, e nei territori palestinesi.


La comunità armena di Gerusalemme utilizza il calendario giuliano, a differenza del resto della chiesa apostolica armena e delle chiese orientali ortodosse che utilizzano il calendario giuliano rivisto. Il calendario giuliano fu introdotto da Giulio Cesare nel 46 a.C., e fu sostituito dal calendario gregoriano nel 1582, per correggere l'errore di circa 11 minuti all'anno che si accumulava nel tempo. Il calendario gregoriano fu adottato gradualmente da diversi paesi e chiese, ma non da tutti. Il calendario giuliano ha oggi un ritardo di 13 giorni rispetto al calendario gregoriano, e quindi il 25 dicembre giuliano corrisponde al 7 gennaio gregoriano. Questa è la data in cui celebrano il Natale le chiese ortodosse orientali che seguono il calendario giuliano, come la chiesa ortodossa russa, la chiesa ortodossa serba e la chiesa copta. La chiesa armena apostolica di Gerusalemme, però, ha una particolarità: essa celebra il Natale il 19 gennaio, e non il 7 gennaio, come le altre chiese ortodosse orientali. Il motivo di questa differenza è legato alla storia e alla tradizione della chiesa armena.


## Il Natale armeno


Il Natale armeno, chiamato in armeno Սուրբ Ծնունդ (Surp Dznunt), che significa \"Santa Nascita\", è una festa molto antica e molto sentita dagli armeni. Il Natale armeno non coincide con il 25 dicembre, perché la chiesa armena apostolica non ha mai accettato la decisione presa nel 336 dal papa Giulio I di fissare la nascita di Cristo in quella data, per sovrapporsi alla festa pagana del solstizio d'inverno, dedicata al dio Sole. La chiesa armena apostolica ha sempre seguito la tradizione più antica, che faceva coincidere la nascita di Cristo con il 6 gennaio, la stessa data in cui si celebrava l'Epifania, cioè la manifestazione di Cristo al mondo attraverso il battesimo nel fiume Giordano e la visita dei Magi. Per gli armeni, quindi, il 6 gennaio era la festa della Teofania, cioè della rivelazione di Dio agli uomini. Questa tradizione era seguita anche dalle altre chiese orientali, fino al concilio di Calcedonia, che sancì la separazione tra le chiese calcedoniane e le chiese non calcedoniane. Le chiese calcedoniane, come la chiesa cattolica e la chiesa greco-ortodossa, adottarono il 25 dicembre come data del Natale, e il 6 gennaio come data dell'Epifania. Le chiese non calcedoniane, come la chiesa armena apostolica, la chiesa copta e la chiesa siriaca, mantennero il 6 gennaio come data della Teofania, che comprende sia il Natale che l’Epifania.



(6) Chiesa apostolica armena - Wikipedia. https://ift.tt/dIq4UVf.

(7) Patriarcato armeno di Gerusalemme - Wikipedia. https://ift.tt/vWFifxR.

(8) Perché il Natale si festeggia il 25 Dicembre? • Scuolissima.com. https://ift.tt/aebfVpK.

(9) Gerusalemme a Natale: la magia delle tradizioni autentiche e sacre. https://ift.tt/SrCcILT.

https://ift.tt/QGJHyPM

Commenti

KRM Kappa Slow Life

club

club

Post popolari in questo blog

"Ritmo e Riflessioni: un viaggio a Molfetta" di Renzo Samaritani e Massimiliano Deliso

www.renzosamaritani.it www.renzosamaritani.it Molfetta è una città ricca di storia e di fascino. Il suo centro storico, conosciuto come "Il Borgo", è un dedalo di vicoli e strade strette che serpeggiano tra le case bianche. Questa parte della città risale all'epoca medievale e conserva ancora oggi molte delle sue caratteristiche originarie. Il carattere storico del Borgo è evidente in ogni angolo: dalle antiche porte di accesso alla città, ai resti delle mura difensive, passando per le numerose chiese sparse per le strade. Tra queste, la Cattedrale di San Corrado, patrono della città, si distingue per la sua bellezza e maestosità. Questo magnifico esempio di architettura romanica pugliese, situato direttamente sul mare, è un simbolo distintivo di Molfetta. Un altro punto di riferimento storico di Molfetta è l'antico porto. Questa area, una volta il fulcro dell'attività peschereccia della città, è oggi un luogo di ritrovo per residenti e turisti. Il porto è d

Capitolo 7: "Verdure, Tramonti e Assistenza Tecnica: Ode ad Angela, Tita e gli Eroi di Aruba"

  di Renzo Samaritani per i capitoli precedenti attendere l'uscita dell'ebook prevista per la primavera 2024 oppure contattare la redazione segreteria@soleluna.puglia.it www.soleluna.puglia.it Trani è più che una città, è un mosaico di profumi, colori e suoni che incanta tutti i sensi. Massimiliano e io stiamo adattandoci splendidamente, con Kandy che esplora ogni angolo della nostra nuova casa. Oggi è un giorno significativo: mi appresto a riprendere il mio lavoro in smartworking. Accendo il computer, apro il browser e... niente. Un problema con il servizio di hosting Aruba. Il mio umore si oscura. Scrivo messaggi esasperati ai poveri operatori di Aruba, chiamandoli uno dopo l'altro: Amira, Luca, Alessandro, Simone, Giuseppe, Diego, Manuela. Specialmente Alessandro, il tecnico paziente che, nonostante il mio brutto carattere, risolve il problema con professionalità. Aruba diventa l'eroe inaspettato della mia giornata. Il suono del campanello interrompe i miei pensieri.

Renzo Samaritani e Massimiliano Deliso dal 6 aprile 2024 dirigono la società TerraMare Nexus di Trani

Presentazione di TerraMare Nexus: Un Ponte Tra Passato e Futuro Benvenuti e grazie per aver mostrato interesse in TerraMare Nexus, una società noprofit dedicata alla promozione dell'alimentazione flexitariana, della cultura mediterranea e di una vasta gamma di tematiche culturali e sociali. Siamo entusiasti di condividere con voi la nostra visione e i nostri obiettivi. sito internet TerraMare Nexus clicca qui Chi Siamo TerraMare Nexus è nata dalla passione per la cultura mediterranea, l'innovazione e la collaborazione. Il nostro team è composto da individui provenienti da diverse sfere della vita, uniti dalla volontà di creare un impatto positivo sul nostro ambiente e sulla nostra comunità. La Nostra Missione Il nostro obiettivo primario è creare un ponte tra il passato e il futuro, promuovendo un modo di vivere sano, sostenibile e culturalmente ricco. Vogliamo celebrare la bellezza e la diversità della cultura mediterranea, mentre abbracciamo l'innovazione e le nuove idee